GB Opera Magazine: Beethoven Concerti No. 1-4 (Review)


Orchestra del Teatro Comunale di Bologna
Direttore Asher Fisch
Pianoforte Alessandro Taverna
Ludwig van Beethoven: Concerto n. 1 in do maggiore per pianoforte e orchestra op. 15; Concerto n. 2 in si bemolle maggiore per pianoforte e orchestra op. 19
Bologna, Teatro Comunale, 24 gennaio 2021 – in streaming

Prosegue il ciclo di concerti dedicato a Ludwig van Beethoven da parte del Teatro Comunale di Bologna che, dopo aver proposto l’esecuzione  delle sinfonie con l’unica eccezione della Nona, ha programmato in streaming dal 24 gennaio al 7 febbraio, per tre domeniche successive, l’integrale dei  Concerti per pianoforte orchestra. Ad interpretarli è stato il pianista Alessandro Taverna in qualità di solista sotto la direzione di Asher Fisch.
Ottima la concertazione dei primi due concerti che sono stati trasmessi domenica 24 gennaio sia per la scelta dei tempi brillanti nei movimenti esterni che delle sonorità, mai eccessive e sempre ben controllate e comunque tali da permettere una perfetta integrazione con il solista. In generale la concertazione di Fisch si è segnalata per la ricerca di un bel suono, sempre ben levigato e mai spigoloso. Da parte sua il talentuoso pianista Alessandro Taverna, dotato di una solidissima tecnica che gli ha permesso di superare con disinvoltura i passi maggiormente virtuosistici, ha esibito, nel contempo,  un tocco molto curato con il quale ha dato vita a un suggestivo secondo movimento del Secondo concerto.


Ludwig van Beethoven: Concerto per pianoforte e orchestra n.3 in Do minore, Op. 37; Concerto per pianoforte e orchestra n.4 in Sol maggiore, Op. 58
Bologna, Teatro Comunale, 31 gennaio 2021 – in streaming

Domenica 31 gennaio è stata la volta del Terzo e del Quarto concerto la cui esecuzione si è segnalata per una concertazione nel complesso buona, anche se meno convincente rispetto ai primi due. Si ha l’impressione, infatti, che sia stato privilegiato soprattutto nel primo dei due lavori in programma l’elemento lirico a discapito di quello drammatico. Nel Terzo concerto si sarebbe fatta preferire una scelta di tempi leggermente più spediti che avrebbe dato maggiore fluidità soprattutto ai due movimenti esterni. Nel primo, Allegro con brio, per esempio, è un po’ venuto a mancare quest’ultimo, anche se va notata una grande attenzione alle dinamiche e al suono che è risultato comunque sempre bello, ma, in questo concerto, forse poco incisivo. Molto bella, inoltre, l’esecuzione del secondo movimento, la cui parte centrale nella quale il pianoforte accompagna con arpeggi il flauto e il fagotto che dialogano tra di loro, è apparsa veramente suggestiva con il solista che è diventato quasi parte integrante dell’orchestra. Discorso diverso va fatto per il Quarto concerto, nel quale la scelta dei tempi è stata ottima e soprattutto tale da evidenziare l’elemento lirico che caratterizza il primo movimento di questo lavoro. L’ultimo movimento, inoltre, è stato eseguito con la giusta brillantezza. Alessandro Taverna ha confermato le qualità evidenziate nel precedente concerto. Foto ©AndreaRanzi (Casaluci-Ranzi)

Riccardo Viagrande

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