La Stampa: «Con l’OSN suono un pianoforte classico e rock»

L’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai propone «Rai Orchestra Pops», 4 serate all’Auditorium Toscanini inaugurate oggi alle 20 da un evento che mescola autori sinfonici e rock, tra pagine di Keith Emerson e William Grant Still, fino a brani di Frank Zappa e una Suite tratta dalla colonna sonora de «ll petroliere» firmata da Jonny Greenwood, chitarrista dei Radiohead. Sul podio l’americano Ryan McAdams, mentre solista al piano sarà Alessandro Taverna.

«Dal dopoguerra è riduttivo fare una classificazione tra i generi – dice il giovane veneziano – Questo anche grazie ai nuovi sistemi di comunicazione che hanno permesso alla musica che noi individuiamo come colta di sporcarsi le mani. Le distinzioni lasciano il tempo che trovano, quindi è bene parlare semplicemente di musica: Quirino Principe ha usato la defnizione “musica forte”, una musica che vale».

Che concerto sarà?

«L’Osn Rai ci ha abituati al grande repertorio sinfonico di estrazione classica a cui ha affiancato NuovaMusica, rassegna che esplora la contemporanea. Nel caso di Rai Orchestra Pops si è fatto un passo di lato perché si tratta di musica ascoltata raramente, un viaggio alla scoperta dei suoni, una sorta di sintesi e crossover allo stesso tempo».

Lei interpreterà due brani.

Mi cimenterò con il “Piano Concerto n. 1” di Emerson e “Kaintuck” di Still che, seppure su piani diversi, in qualche modo affondano le radici nella musica popolare. Ad esempio nel Concerto di Emerson, pur essendoci la classica divisione in tre tempi, non cè una forma sonata. Sembra quasi un flusso di coscienza e arriva in modo diretto».

Cosa le piace ascoltare?

Sento parecchio la radio e apprezzo le tendenze del momento, ad esempio ho seguito l’Eurovision e mi è piaciuta la canzone della Norvegia»

Franca Cassine

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