Taverna e le maschere di Schumann

Il pianista veneziano mercoledì ospite della Società dei concerti al Verdi

Alessandro Taverna, definito dalla critica musicale inglese come “successore naturale del suo grande connazionale Arturo Benedetti Michelangeli” suonerà per la Società dei Concerti di Trieste un concerto “a tema”. L’appuntamento è per mercoledì, alle 20.30, al Teatro Verdi. Il programma ruota intorno all’idea delle maschere associate all’idea del gioco, del travestimento, ma anche dell’enigma e dell’inquietudine. Un viaggio che non può ignorare la figura di Schumann. Taverna suonerà infatti Carnaval, op. 9 e Faschingsschank aus Wien (Scherzo di Carnevale a Vienna), op. 26 in cui compare una carrellata di figure e personaggi tra cui Eusebio e Florestano, pseudonimi con i quali Schumann si firmava, e che rappresentano per il grande compositore qualcosa di più che maschere. Sono i volti differenti del proprio io, della propria personalità artistica. Se Eusebio rappresenta l’aspetto sognante, calmo e riflessivo della personalità “doppia” del compositore, Florestano incarna il lato fiero, ardito, passionale e impetuoso, non solo dei suoi sentimenti privati ma anche della sua “militanza” pubblica a favore della “nuova musica”.
Tra le opere in concerto anche “Masques” di Debussy, un brano da intendere più come tragica espressione dell’esistenza che come spensierata maschera della commedia italiana, scritta dal compositore dopo la separazione dalla sua prima moglie e i “Trois mouvements de Pétrouchka” di Stravinsky, uno dei più alti esempi di virtuosismo pianistico moderno, tratti dall’omonimo balletto dell’autore ispirato a un piccolo dramma di maschere tra la folla in un giorno di fiera del Carnevale pietroburghese.
Alessandro Taverna, giovane pianista veneto in grande ascesa, si è affermato a livello internazionale al Concorso Pianistico di Leeds nel 2009. Da allora si esibisce in tutto il mondo nelle più importanti istituzioni musicali, insieme a orchestra di prestigio diretto da bacchette quali Lorin Maazel, Riccardo Chailly, Fabio Luisi, Daniel Harding, Michele Mariotti, Reinhard Goebel, Thierry Fischer, Michael Guttman, Pier Carlo Orizio.
Veneziano di nascita, Taverna insegna pianoforte al Conservatorio Tomadini di Udine ed è titolare della cattedra di perfezionamento pianistico alla Fondazione Musicale Santa Cecilia di Portogruaro.
Da segnalare tra i suoi prossimi concerti l’1 marzo il suo debutto a Torino insieme all’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai, con il Quarto Concerto di Beethoven diretto da Claus Peter Flor. E poi, dopo un breve tour in Inghilterra, in primavera ritornerà in Italia in un concerto celebrativo per il 25° anniversario di fondazione dell’Orchestra da Camera di Mantova.

(Il Piccolo)

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