Review: Adès, poesia e improvvisazione (La Stampa)

Il pianista Alessandro Taverna a Rai Nuova Musica all’Auditorium Toscanini, ormai uno dei pochissimi canali in cui si possano ascoltare musiche nuove

Sono ripresi i concerti di Rai Nuova Musica all’Auditorium Toscanini, ormai uno dei pochissimi canali in cui si possano ascoltare da noi musiche nuove. Il pezzo che attirava di più nel concerto diretto da Michele Gamba era il Concerto per pianoforte e orchestra del compositore britannico Thomas Adès, presentato in prima esecuzione italiana in contemporanea ai concerti di Santa Cecilia a Roma.

Adès si esprime con naturalezza e generosità di vena, mescolando nei tre movimenti canonici uno stile diretto e uno stile di riferimento a maestri precedenti; ma le ombre di Rachmaninov, di Ravel o di Gershwin, si integrano bene, in un eclettismo curiosamente monocolore, anche perché la scrittura pianistica spesso assume il ruolo di guida: come nel secondo movimento, che si spegne in un bellissimo “diminuendo”.

Esecuzione viva, vibrante, del pianista Alessandro Taverna che si identifica con la vena caratteristica di Adès di passare dall’improvvisazione estrosa all’introspezione poetica. Poco da dire invece su ”Repression”, un magma indefinito per una grossa orchestra, di Yikeshan Abudushalamu che nel 2019 è pur uscito vincitore del “Concorso Berio”. “Verwandlung III” di Wolfgang Rihm, versione 2010, conferma la sua capacità di nutrirsi di Alban Berg e di espressionismo senza cadere in ripetizioni; basta sentire la vitalità dei disegni solistici, quasi cadenze, degli strumenti a fiato che percorrono queste “trasformazioni”.

Infine ancora Adès con la suite dalla sua opera teatrale “Powder her Face”, brillante e spiritosa, dalle mosse di habanera dell’Ouverture alla grazia felina del Waltz e del Finale. 

Giorgio Pestelli

                                                                 
https://www.lastampa.it/cultura/2022/02/11/news/ade_s_poesia_e_improvvisazione-2852872/

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