Review: Per i bambini Filarmonica e Taverna al meglio (Il Giornale di Brescia)

Applausi per la serata con i musicisti diretti da Pier Carlo Orizio ed il bravo pianista

(Il Giornale di Brescia) Anche tre brani fuori programma, due solistici e uno sinfonico, nell’applaudito “Concerto per i bambini” svoltosi mercoledì sera al Tea  tro Sociale con la Filarmonica del festival diretta da Pier Car­lo Orizio e il pianista Alessan­dro Taverna.

Non capita di frequente che nelle serate orchestrali si rag­giunga la quota di tre “bis”: mettiamo in evidenza questa particolarità perché è senz’al­tro indicativa sia del gradimen ­to artistico da parte del pubbli­co in occasione di un’iniziati­va con finalità benefiche, sia della generosa disponibilità dei musicisti dinanzi a un’accoglienza festosa.

Alessandro Taverna, dopo il successo dello scorso anno, è tornato a interpre­tare un Concerto di Mozart, nella fattispecie il K488.

E’ un pianista che con la musica del maestro di Salisbur­go sì trova perfetta­mente a suo agio, come ha di­mostrato, anche in quest’ulti­ma apparizione, nella natura­le eleganza del primo movimento e nella briosa energia dì quello conclusivo.

Quanto al bellissimo Adagio nella mesta tonalità di fa diesis minore, Taverna lo ha esegui­lo con un’intensità davvero ra­ra, soppesando alla perfezio­ne ciascun suono e mettendo mirabilmente a fuoco la di­mensione affettuosa della pa­gina.

Molto interessante il primo bis: una trascrizione di Egon Petri. allievo di Busoni. dall’aria pastorale «Schale konnen sicher weiden” tratta da una cantata profana di Ba­ch: pezzo incantevole, cui l’in­terpretazione di Taverna ha conferito una timbrica quasi impressionistica. Di tutt’altra natura, ritmica e vigorosa, la Toccala da “Play Piano Play” di Friedrich Guida.

La Filarmonica del Festival, dopo la prima parte del pro­gramma dedicata a Mozart, ha affrontato la Sinfonia n. I di Beethoven in una lettura fresca e piacevole, suggellata da un no­tevole slancio nel Finale. Un bis anche per la compagine diretta dal maestro Orizio: “Val­zer triste” di Sibelius.

Prima dell’inizio del concer­to. Nunzia Vallini, direttore del nostro quotidiano, ha chia­mato sul palco Melania Gastal­di, animatrice dell’iniziativa e presidente di «Una mano per i bambini Onlus».

Questo sodalizio è attivo da undici anni ed ha avviato, in sinergia con i Padri Canossia  ni di Verona e con altre realtà, due scuole materne nelle Fi­lippine e in Birmania Fra l’al­tro, la Onlus. sem­pre in Birmania, ha dato vita a un presidio ambulatoriale gratuito e a una sala parlo, inaugurata nel 2011 con la nascita di una bambina chiamala Me­lania. Pier Carlo Orizio ha infi­ne ricordato che proprio quattro anni fa la Filarmonica del Festival, fondata con il violi­sta Luca Ranieri, faceva il suo debutto ufficiale alla quarta edizione del “Concerto per i bambini».

Marco Bizzarini

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