Review: Successo di grande prestigio per l’Ocm al Teatro La Fenice (La Voce di Mantova)

(La Voce di Mantova) Venezia. E’ stata una trasferta coronata da un grande successo quella che lunedì ha portato l’Orchestra da Camera di Mantova ad esibirsi al Teatro La Fenice di Venezia, un tempio assoluto della musica, sicuramente tra i più prestigiosi e affascinanti al mondo. Un fascino che deriva dalla straordinaria ricchezza architettonica della sala, dall’ineguagliabile atmosfera magica della città, ma anche dalla storica tradizione che riserva solo ad eccellenti interpreti l’onore di calcare quella scena. Gli unanimi consensi positivi e i prolungati applausi del pubblico al termine del concerto rappresentano il giusto premio per la brillantissima performance dell’ Ocm. gui­data dal direttore Kerem Hasan. e del pianista Ales­sandri) Taverna. L’evento ha proposto una piacevo­lissima replica del concerto andato in scena giovedì scorso al Teatro Sociale di Mantova a conclusione della 25esima stagione concertistica Tempo d’Orchestra. Stessi interpreti, medesimo programma, dunque, per un nuovo appuntamento con pagine di grande musica e

un’occasione di conferma delle pregevoli qualità dei protagonisti, ulteriormente valorizzate dalla fastosa bel­lezza della Fenice. Straordinariamente calorosa, ma as­solutamente meritata, è stata l’accoglienza riservata ad Alessandro Taverna, eccellente solista nel Concerto in la minore per pianoforte e orchestra op. 16 di Edvard Grieg (1843-1907) di cui il pianista veneziano ha offerto una interpretazione fluida, accurata nei dettagli tecnici, vigorosa ma senza eccessi, sorretta dalla magistrale so­lidità dell’Ocm e dall’intensa espressività sollecitata dal gesto autorevole di Kerem Hasan. Agli entusiastici ap­plausi del pubblico Alessandro Taverna ha risposto con due bis di grande effetto, particolarmente adatti alle sue predilezioni e alla sue doti di grande virtuosista: la Fuga su un tema di Telemann op. 134 di Max Reger ( 1873-1916) e la Toccata n. 6 da Play Piano Play di Friedrich Guida ( 1930-2000). Di conferma in conferma, quella offerta dall’Orchestra da Camera di Mantova è stata una nuova dimostrazione di versatilità: dote che le consente di conservare, anche nella versione sinfonica, quelle qualità sonore, l’intensa comunicativa e la pro­prietà tecnica che caratterizzano sempre le sue inter­pretazioni. La collaborazione instaurata per questi ap­puntamenti con Kerem Hasan, il venticinquenne diret­tore londinese al suo debutto sulla scena italiana, ha prodotto un’interessante visione della Sinfonia in re magg. n. 2 op. 73 di Johannes Brahms ( 1833-1897), dinamica nei tagli di ritmo, trasparente nell’esposizione dei temi, contrassegnata anche da tratti di intensità so­nora particolarmente levigati e contenuti. Il pregevole esito prodotto dall’inedita sinergia tra Kerem Hasan e l’Ocm è testimoniato dal successo riscosso davanti a un pubblico, quello della Fenice, decisamente abitualo a grandi eventi e che ha risposto all’appuntamento con un sold out. Un’affermazione corroborata dal giudizio espresso dal direttore londinese parlando dei musicisti dell’Ocm: “Fantastici e sensbili”, (gmp)

 

 

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