I cinque Concerti per pianoforte e orchestra di Prokof’ev, composti tra il 1911 e il 1932, offrono un itinerario affascinante nell’universo creativo del compositore russo. Il n. 1 sprigiona un virtuosismo brillante e giovanile; il n. 2, di proporzioni gigantesche, unisce audacia tecnica e intensità tragica; il n. 3, forse il più celebre, affascina per equilibrio e invenzione melodica. Gli ultimi due concerti riflettono invece un gusto sperimentale: il n. 4, concepito per la mano sinistra sola, sfida le convenzioni; il n. 5 esplora un linguaggio frammentato e modernissimo. L’esecuzione integrale consente di cogliere la varietà di stili, la forza ritmica e l’inesauribile fantasia timbrica che rendono unica la voce di Prokof’ev.