Frédéric Chopin (1810-1849)
Ballata n. 1 in sol minore op. 23
Ballata n. 2 in fa maggiore op. 38
Ballata n. 3 in si bemolle maggiore op. 47
Ballata n. 4 in fa minore op. 52
Scherzo n. 1 in si minore op. 20
Scherzo n. 2 in si bemolle minore op. 31
Scherzo n. 3 in do diesis minore op. 39
Scherzo n. 4 in mi maggiore op. 54
Among the artists most closely associated with the Orta Festival, the name of Alessandro Taverna certainly stands out.
A constantly rising talent, his career in recent years has taken him to perform all over the world and in the most prestigious concert halls and music seasons (Teatro alla Scala, Vienna’s Musikverein, Munich’s Gasteig), collaborating with leading orchestras and conductors (Scala, Münchner Philharmoniker, Chailly, Harding, Maazel).
We can truly say that our Festival has “watched him grow” over the years. A pianist with astounding technique and complete mastery of the repertoire, he has presented us each year with captivating programs built around a distinctive thematic thread.
This year, he offers a beautiful tribute to Chopin with the complete performance of the four Ballades and the four Scherzos.
The Ballades are a pianistic genre practically invented by Chopin himself. They all share a triple meter (6/4 for the first and 6/8 for the others), a free formal structure, and the return of the opening theme during the piece. Many accounts from Chopin’s friends and students suggest that these works were inspired by poems of the Polish poet Adam Mickiewicz.
The Scherzos, on the other hand (before Chopin, the title “Scherzo” referring to a standalone composition can be found only in Beethoven’s op. 33 no. 2 and in two pieces by Schubert, D 593), share with the classical Scherzo only the tempo Presto, the 3/4 time signature, and the ABA form. These are, in fact, the works in which Chopin most fully expresses his fantastic, dreamlike and visionary side, giving this new compositional genre a truly unique character.
Nel novero degli artisti più legati all’Orta Festival figura senz’altro il nome di Alessandro Taverna.
Talento in costante ascesa, la sua carriera negli ultimi anni lo ha portato a esibirsi in tutto il mondo e nei più importanti teatri e stagioni musicali (Teatro alla Scala, Musikverein di Vienna, Gasteig di Monaco) e vanta collaborazioni con grandi orchestre e direttori (Filarmonica della Scala, Münchner Philharmoniker, Chailly, Harding, Maazel).
Possiamo dire che il nostro Festival lo ha “visto crescere” in questi ultimi anni. Pianista dalla tecnica sbalorditiva e con un dominio completo del repertorio, ci ha presentato in ciascuna edizione programmi accattivanti caratterizzati da un particolare filo conduttore.
Ci propone quest’anno un bellissimo omaggio a Chopin, con l’esecuzione integrale delle quattro Ballate e dei quattro Scherzi.
Le Ballate sono un genere pianistico praticamente inventato dallo stesso Chopin, tutte accomunate da un ritmo ternario (6/4 per la prima e 6/8 per le altre), da una struttura formale libera, ma con il ritorno del tema iniziale nel corso del brano. Molte testimonianze di amici e allievi di Chopin confermerebbero che siano state ispirate da alcuni poemi del poeta polacco Adam Mickiewicz.
Gli Scherzi invece (il titolo “Scherzo” riferito a una composizione a sé stante si trova prima di Chopin soltanto in Beethoven, op. 33 n. 2, e in due pezzi di Schubert, D 593) hanno in comune con lo Scherzo classico soltanto il tempo Presto, la battuta in tre quarti e la forma ABA. Sono infatti le opere in cui Chopin meglio esprime il suo lato fantastico, onirico e visionario, e in cui la violenza espressiva in certi momenti spinge quasi fino all’urlo, conferendo a questo nuovo genere di composizione un carattere unico.